In Nord Uganda ci si saluta dicendo: «Kop ango?», che vuol dire: «C’è qualcosa?». E il sottinteso è: «C'è qualcosa che forse non va?». La risposta obbligata è «Kop pe», e cioè: «Non c’è niente» (che non va). A parte il rebus delle doppie negazioni risultanti dall’italiano, il senso è chiaro: tutto bene, possiamo andare avanti. Tra il popolo degli Acholi la giornata e le relazioni iniziano così, con un piccolo dubbio che va fugato. E così comincia il racconto di questo libro, con un saluto scambiato nell'alba di Kitgum. Il racconto di ventiquattro ore nella vita del Nord Uganda, terra squassata dalla guerra e dalle epidemie. Come tanti altri angoli dell'Africa, si dirà. C'è un dubbio, però, che vale la pena approfondire: tutti noi sappiamo come muore l'Africa, ma che ne sappiamo di come vive?
GLI AUTORI
Roberto Fontolan è nato nel 1956. Vissuti i primi infuocati anni ’70 al liceo milanese Berchet (il "liceo rosso"), fin dai tempi dell’università si è dedicato al giornalismo. Un’avventura cominciata alla radio ("Supermilano", una emittente libera milanese) e proseguita poi al settimanale "Il Sabato", al quotidiano "Avvenire", alla Rai, dove ha ricoperto diversi incarichi tra cui la direzione del Centro di Produzione di Milano e la vicedirezione del Tg1, alla televisione del gruppo "Sole 24ore", della quale è stato direttore fino al dicembre 2003. Ha realizzato numerosissimi reportage e inchieste in Italia e all’estero, ha curato e organizzato programmi televisivi, ha lavorato nelle pubbliche relazioni e nell’organizzazione culturale. Attualmente si occupa di nuovi progetti di comunicazione e svolge attività di consulenza. E’ docente presso il master di giornalismo all’Università Cattolica di Milano.