Paradossalmente e anche contro-intuitivamente, la metafisica è la disciplina che più di ogni altra si occupa della realtà, più, o meglio, prima della fisica e prima della biologia. […] Forse che le cose del mondo reali sono solo quelle che ricadono sotto i nostri sensi esterni, vista, udito, olfatto, gusto e tatto? Oppure si può dire che si possono considerare reali anche i pensieri, cioè l’ars cogitandi, e perfino i sogni? Domanda retorica: ebbene sì, […] possono essere considerate reali anche altre realtà impalpabili, invisibili, inaudibili, ma concretamente presenti nelle nostre vite personali. Matteo, per provare a scrivere dell’anima spirituale, interpella con acribiosa puntualità i grandi pensatori metafisici della Tradizione classica e cristiana, e principalmente Aristotele e Tommaso d’Aquino, ma non trascura di rivolgersi anche ad altre “scuole” di pensiero (dalla prefazione del Prof. Renato Pilutti).