Ma cosa era dunque Bisanzio? Civiltà e identità romana, religione cristiana, cultura e lingua greca, questo teneva insieme un variegato mosaico di popoli con lingue e tradizioni radicalmente diverse (un'etnia o una popolazione "bizantina" non è infatti mai esistita e non è altrimenti riconoscibile), che nei millecento anni della sua storia ha popolato un'estensione territoriale, all'inizio pari a quella delle regioni orientali dell'Impero romano, la curva del Mediterraneo che va dall'Egitto alla Dalmazia, dal confine danubiano al limes siro-mesopotamico. Restano splendide testimonianze di questa civiltà architettonica e artistica, e pensiamo alla Bulgaria, alla Serbia, alla ex Repubblica jugoslava di Macedonia, alla Grecia, alla Russia, per riferirci alle entità statali moderne, che comunque, almeno nei nomi, ricalcano le identità statali di epoca medievale (ma con gravi situazioni di crisi, si pensi al Kossovo, oggi stato indipendente ma all'epoca cuore stesso della civiltà serba, o all'Ucraina, oggi stato indipendente ma all'epoca regione in cui nacque la Russia cristiana, la Rus'di Kiev, appunto). Per certi versi, anche la stessa Italia fu per secoli largamente permeata di cultura bizantina. Il volume ripercorre questa straordinaria vicenda umana e artistica con dovizia di piante e illustrazioni che guidano i lettori anche non esperti attraverso la disamina soprattutto di chiese e monasteri a una migliore e più corretta comprensione di Bisanzio.