La problematica fondamentale da cui prende spunto questo studio è il rilievo che gli esseri umani, in molte parti del mondo – in modo particolare nei Paesi più industrializzati –, nascano in maniera “violenta” e non vivano questa esperienza “iniziatica” in una maniera pienamente umana e degna di una creatura di Dio. Il nascere costituisce un evento portante nella vita di ogni uomo. E oggi, una serie di fenomeni – tra cui tecnicismo assunto come idolo, crescente medicalizzazione, secolarizzazione – rischiano di impoverirne la qualità umana. Si potrebbe perdere, così, quella dimensione sapienziale che l’umanità ha acquisito nel corso dei millenni e che considera l’esperienza del nascere una “esperienza forte”.
All’interno del volume ci chiederemo – in una ottica interdisciplinare – su quali prospettive far leva per attivare un’adeguata valorizzazione dell’evento nascita, avendo di mira diversi obiettivi, primo tra i quali, attivare una riflessione educativa in ottica di fede sulle questioni considerate. Rilevare, poi, l’inadeguatezza di certe pratiche di ostetricia oggi ancora largamente diffuse, e dimostrare che si può far nascere un bambino in una maniera diversa: più dignitosa della sua natura umana e spirituale. Delineare e proporre, infine, delle indicazioni pedagogico-pastorali, di tipo fondamentale, a livello familiare.