Il calendario 2018 offre immagini di grande bellezza – antiche tavole del XII-XIII secolo, tra cui grandi crocifissi
dipinti con storie della Passione e Resurrezione, tavole mariane e pale agiografiche dedicate a san Francesco,
santa Caterina e san Nicola.
L’esame del patrimonio artistico presente in Toscana, e in particolare nell’area di Pisa, consente di vedere, da un
lato, la forte presenza di artisti bizantini, e dall’altro l’interesse e la ripresa del linguaggio figurativo bizantino in
chiave locale, originale e fresca, tipicamente italiana e tradizionalmente cattolica.
Se in passato la “maniera greca” veniva contrapposta negativamente alla pittura italiana, considerata come più libera
e creativa, lo studio delle fonti e delle opere ci consente di comprendere tutta la ricchezza della prima e i molteplici legami culturali e spirituali esistenti fra le due.
Si può quindi dire, ancora una volta, che l’icona è un’arte ecumenica, diffusa in tutto il mondo cristiano sulla scorta
delle comuni radici cristiane.
I testi sono di Michele Bacci, docente di storia dell’arte all’università di Friburgo.