Giugno 1974, Padova. Un commando irrompe nella sede del Msi e uccide a colpi di pistola due militanti di destra: Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci. È il primo omicidio rivendicato dalle Brigate Rosse e l’inizio di una stagione di sangue e di odio nel nostro Paese. Silvia Giralucci ha tre anni, e oggi i ricordi di suo padre sono quelli di una bambina, vaghi, sfumati, appena accennati. Così ha deciso di ripercorrere quel momento tragico incontrando alcuni dei protagonisti di tale stagione, da Pietro Calogero, il magistrato promotore della famosa inchiesta del 7 aprile 1979, al professor Petter, vittima della violenza degli estremisti, ad alcuni ex esponenti di’Autonomia operaia. Attraverso i loro racconti ricostruisce i drammatici istanti dell’assassinio del padre ma anche il clima infuocato della seconda metà degli anni Settanta a Padova, crocevia di quel buio periodo, la città del terrorista nero Franco Freda, di alcuni nuclei delle Br, di Toni Negri e del Movimento del ’77. Una vicenda privata diventa parte di una tragedia collettiva, toccando in profondità i nodi di una pagina scura della nostra storia recente.