Voce in assoluto tra le più rilevanti della poesia contemporanea, Mark Strand, che è nato in Canada nel 1934 ma vive a New York e insegna alla Columbia University, propone in questa ampia selezione un percorso essenziale all'interno della sua opera, dagli esordi negli anni Sessanta fino ai libri più recenti, come "Uomo e cammello", uscito in Italia nel 2007 e accolto da un coro unanime di consensi. Poeta del pensiero sempre attivo come vera e propria azione dentro le cose, profondo e raffinato artefice di una lirica di meditazione disillusa, capace di muoversi in un territorio astratto sempre più vasto e coinvolgente, attento alla grande lezione di Wallace Stevens, Strand realizza un'opera che è soprattutto un'alta avventura della mente nell'impeccabile esattezza della forma. Con particolare acutezza e passione, Rosanna Warren, nel suo saggio introduttivo, studia la poesia di Strand dandole una nuova e originalissima prospettiva. Partendo dal classico concetto di un paesaggio idealizzato e artificiale, la colloca entro l'area della "poesia pastorale contemporanea". Ma il paesaggio, nell'opera del poeta americano (qui proposta nell'efficace traduzione di Damiano Abeni), è concepito come spazio poetico simbolico, all'interno del quale si esericitano liberamente il pensiero poetico e la musica della parola di un artefice sempre immerso, con critica attenzione, nelle vicende complesse del reale.