Il Vangelo di Marco, costruito sulla base di un preciso progetto teologico e cristologico, dimostra la sua autorevolezza non per l’importanza dell’autore, ma per il valore del suo messaggio: riporta il vangelo di Dio manifestatosi in Gesù, il Figlio di Dio.
L’opera marciana è spesso interpretata come un testo in cui il materiale tradizionale è stato accostato senza un vero e proprio principio ordinatore. L’analisi approfondita della narrazione mostra, al contrario, come la costruzione marciana abbia una sua articolazione progressiva anche se non secondo i criteri classici. Si presenta pertanto un testo a composizione simmetrica preceduto da un prologo e chiuso da un epilogo, che contiene due ampie parti dedicate rispettivamente al ministero galilaico e a quello gerosolimitano con al centro una sezione di passaggio che presenta Gesù in cammino dalla Galilea alla Giudea.
Il titolo iniziale costituisce il programma non solo narrativo, ma anche teologico dell’opera.Lo scopo del racconto,infatti,è proprio quello di mostrare come il personaggio Gesù sia da identificare con il messia sulla linea della figliolanza divina (Mc 1,1).
Santi Grasso, nato a Udine il 13 agosto 1961, è presbitero della diocesi di Gorizia. Ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico nel 1991 ed è professore di esegesi del Nuovo Testamento nel Seminario interdiocesano di GoriziaTrieste-Udine, nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Gorizia e di Udine e presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. È autore di diverse pubblicazioni, fra le quali ricordiamo: Gesù e i suoi fratelli (Bologna 1993), Il vangelo di Matteo (Roma 1996), Luca (Roma 1999), La prima lettera ai Corinzi (Roma 2001); Il Vangelo di Giovanni. Commento esegetico teologico (Roma 2008). Con Paoline ha pubblicato: Matteo. Il vangelo narrato (Milano 2000); Il vangelo di Marco. Nuova versione, introduzione e commento (Milano 2003, 20122). Collabora anche a diverse riviste con articoli e contributi scientifici.