LA RUSSIA TRA L’EUROPA E L’ASIA
Verso Oriente alla ricerca di se stessa?
Vladimir Pachkov
Quaderno 4005
pag. 276 - 284
Anno 2017
Volume II
ABSTRACT – Dopo aver guardato per decenni ad Occidente, la Russia è stata posta, dalla crisi ucraina iniziata nel 2014, in una nuova condizione sullo scacchiere internazionale. Questo è avvenuto proprio quando si stava per consolidare una collaborazione tra la Germania e la Russia che potesse costituire la base di una «Grande Europa», un’area comune da Lisbona a Vladivostok.
Occorre dire che tutti i tentativi della Russia di conformarsi a modelli occidentali, inclusa la perestrojka, sono falliti; anche se talvolta ci sono voluti decenni, e qualche volta persino secoli, perché il fallimento si rendesse manifesto. Per esempio, il tentativo intrapreso da Pietro il Grande – quello della Russia europea – è divenuto quasi un mito. Ma, al di là dei successi ottenuti con le riforme, si può dire in definitiva che le conseguenze di quel tentativo per il Paese furono disastrose. Un tema che ritorna in ciascun tentativo è la distanza tra le attese delle élites intellettuali e quelle del «popolo».
La recente partnership con la Cina, fondata non solo su una convenienza reciproca, ma anche su valori comuni, sembra indicare ora la possibilità di una svolta verso Oriente, verso una «grande Asia», più che verso una «grande Europa».
Uno dei motivi che spiegano l’avvicinamento tra la Russia e la Cina è anche l’amicizia tra Putin e Xi Jinping. Essi si considerano a vicenda uomini forti e ritengono che la loro amicizia possa costituire il presupposto per stabilire buone relazioni, almeno per alcuni anni. Naturalmente la Russia e la Cina non hanno sempre le stesse vedute sulle questioni internazionali. Entrambe però ritengono che la politica estera degli Stati Uniti conduca solo al caos, come mostra la situazione del Vicino Oriente.
Ciò che sta accadendo oggi in Russia è il tentativo di una modernizzazione fondata sull’integrazione e sull’equilibrio, che è già stata conseguita con maggiore successo in Giappone – che ha però un governo democratico – e recentemente anche in Cina. Si cerca di integrare i valori del Paese con quelli provenienti dall’esterno.
La Russia ha già tentato di rinnegare la propria storia e di diventare ciò che non era, mediante riforme o rivoluzioni artificiose, con conseguenze catastrofiche. Per questo sembra opportuno prestare attenzione a questo nuovo tentativo di far cessare il conflitto sociale interno e di trovare finalmente una via russa alla modernità.