La coscienza buona suggerisce sempre in positivo surclassando i dubbi e le insicurezze che la maggior parte delle creature si porta dietro come un bagaglio a mano. I teologi, i biblisti, i giornalisti e i magistrati intervenuti hanno espresso il significato di coscienza ciascuno dal proprio punto di vista, tratteggiandone l'aspetto complesso e nello stesso tempo sfuggente e riferendosi alla coscienza di sè, della propria identità, alla coscienza collettiva, morale, civile, sociale, nazionale che, quando e se formata, consente di cogliere il bene dell'uomo e di realizzarlo come unico grande valore non negoziabile.