La strada è orizzontale, i palazzi verticali. Le ombre sono nere, anche quando è giorno. Abito al diciottesimo piano. Là sotto non lo sanno, ma da qui, dalla Finestra, posso vedere un sacco di cose. Di fronte a me abita un bambino. Credo abbia più o meno la mia età. Oggi è andata via la luce. E tutto è cambiato…
Ci sono finestre da cui guardare il mondo e finestre da cui guardare dentro se stessi. La città, con le sue duemilaottocentonove automobili all’ora, i pullman delle sette e tredici, il camion del lavaggio strade delle otto meno quattro, i suoi negozi, gli adulti che corrono al lavoro… La città, che a volte ci fa sentire piccoli, in disparte. Come il piccolo protagonista di questa storia, che osserva e registra tutto dall’alto della sua finestra al diciottesimo piano. Sarà l’incontro “a distanza” con un nuovo amico a scatenare la sua immaginazione e fargli vedere la città sotto una luce diversa: dall’alto delle loro finestre si spalancheranno mondi infiniti, mondi fatti di generatori di stelle, sciabole spaziali, armature antiradiazione e… dinosauri!
Una piccola storia sognante di amicizia, quella che Lorenzo Naia affida ai delicati acquerelli in bianco e nero di Roberta Rossetti, in un albo che già dalla copertina,realizzata in carta materica riciclata, invita ad andare oltre le apparenze e aprirsi alla scoperta. Perché in fondo imparare a cercare il bello attorno a sé è il primo passo per trovare il bello anche dentro di sé.