Dopo I figli di Hùrin, dalle ancora non del tutto esplorate miniere letterarie di J.R.R.Tolkien emerge, grazie alle incessanti ricerche del figlio Christopher, un nuovo, prezioso inedito, per la gioia degli appassionati del “padre” di Il Signore degli Anelli e delle saghe nordiche. A esse, infatti, e in particolare al ciclo di Sigurd e di Gudrún, si rifà il grande narratore inglese ispirandosi all’Edda, alla Canzone dei Nibelunghi e alla Saga dei Volsunghi. Ecco allora susseguirsi prima le eroiche e tragiche avventure di Sigurd, l'uccisore del drago Fafnir che custodisce l'oro dei Nibelunghi, sino alla conquista della valchiria Brynhildr che Sigurd risveglierà dal suo sonno magico per poi inoltrarsi sul sentiero di un terribile destino sposando Gudrún. E quindi la storia della stessa Gudrún, inconsolabile vedova di Sigurd, di cui seguiamo, con tutta la suspense che l’epica autentica sa suscitare, la personale storia di vendetta che ricorda una tragedia greca trasporta nel Nord Europa. Una storia che passa attraverso il matrimonio con il malvagio re degli Unni, Atli attirato da Gudrún in una vera e propria trappola mortale. Un poema che affonda le sue radici nelle antichissime epopee mitiche della tradizione occidentale restituendocene l’afflato nconfondibile insieme a una sensibilità fantastica del tutto contemporanea, che da più di mezzo secolo continua ad affascinare lettori di ogni nazione e di ogni età.
John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973), massimo studioso di letteratura medievale inglese, è l’autore della trilogia Il Signore degli Anelli, definito il libro del secolo XX. Tra le sue altre opere, tutte pubblicate in Italia da Bompiani a partire dal Duemila, ricordiamo: Il Silmarillion, Lo Hobbit annotato, Albero e Foglia, Le avventure di Tom Bombadil, Racconti ritrovati, Racconti perduti, Antologia di Tolkien, Mr. Bliss, Lo Hobbit a fumetti, Le lettere di Babbo Natale.