Nella sua esegesi della parabola del seminatore, Cesare Bosatra mette a confronto due punti di vista: da un lato gli uditori, coloro che ascoltano, e che credono di trovare disattese le loro aspettative religiose, dall’altro Gesù, certo che le sue parole susciteranno l’effetto sperato.
Mediante la parabola, Gesù trova gli uditori concordi sul fallimento: il seme è calpestato, mangiato, inaridisce, soffoca ma allo stesso tempo sposta la loro prospettiva verso la novità del raccolto, tanto insperato per chi ascolta quanto certo per Gesù. Attraverso la parabola la Parola è conosciuta e si diffonde, molti gioiscono, perseverano, pregano, vigilano, iniziano il loro cammino lasciandosi guidare da Essa.