Il libro presenta la storia del movimento Città per l’Uomo, nato nel 1980 in una Palermo scioccata dal delitto Mattarella, impaurita dall’escalation criminale ma non rassegnata a farsi sopraffare. Città per l’Uomo, il primo movimento cattolico extra-democristiano in Italia, si fa interprete della necessità di cambiare la politica, di dare la parola a tanti soggetti che ne sono stati privati, di trasformare il governo della città per metterlo al servizio dell’uomo.
I protagonisti di quell’esplosione di slancio civile sono diversi ma per molti versi convergenti: c’è la Curia di Salvatore Pappalardo, sorretta dall’impegno di un laicato cattolico che per la prima volta si sente davvero protagonista nella sua Chiesa; ci sono i Gesuiti, che conoscono una stagione di grande attivismo nell’elaborazione politica e culturale; c’è una società civile fino allora frammentata tra diverse esperienze – parrocchie, volontariato, sindacati, associazioni, scuola, università – che trova nella battaglia per i nuovi municipi di quartiere un tessuto connettivo unificante.
L’esperienza di Città per l’Uomo è stata paradigmatica di un modo nuovo di fare politica e come tale «esportata» anche in altre città italiane, assurgendo a importanza nazionale.
Punti forti
La Prefazione di Bartolomeo Sorge, gesuita, personaggio di spicco della «primavera» palermitana.
Le testimonianze, raccolte in Appendice, di alcuni protagonisti della «primavera breve» di Palermo (per es., Sergio Mattarella, Leoluca Orlando, Luciano Violante).
destinatari
Giovani e adulti interessati soprattutto all’impegno socio-politico.
Geograficamente, l’area di Palermo in particolare.