A questo libretto il card. Spidlik stava lavorando poco prima della morte. Dato il carattere dello scritto e il momento della sua stesura, non è un testo esauriente sulla vocazione che ne svisceri tutti gli aspetti e li ordini in modo sistematico, ma, proprio come dice il sottotitolo, si tratta piuttosto di “riflessioni utili” per la lettura, la riflessione e la meditazione. Se la vocazione è la strada attraverso cui assorbiamo la nostra vita terrena e mortale nella nostra vita nascosta con Cristo in Dio, le riflessioni di un anziano saggio alla vigilia del suo incontro definitivo con Dio e con questa sua identità nata dalle acque battesimali sono particolarmente efficaci. Hanno inoltre il vantaggio di essere scritte nello stile fresco e immediato tipico dell’Autore. Il modo è quello delle domande, del dialogo, che ha caratterizzato altri libri divulgativi di p. Spidlik, come Pregare nel cuore o L’arte di purificare il cuore. Domande che ci possiamo immaginare rivolte da un giovane a un anziano, facendo eco alle obiezioni, alle resistenze, alle comprensioni ridotte della vita di fede tipiche di un mondo come il nostro che non è più religioso. Succede così che la domanda, anche ingenua, impostata male, dia l’occasione di ricondurre alla prospettiva di fede con cui guardare alla propria vita, impostando una pedagogia che introduce, con un linguaggio semplice e sapiente, i contenuti essenziali del mistero cristiano e della grande tradizione.
Indice: • Parte I: La ricerca e la scelta (Cosa si intende con il termine vocazione, Se Dio chiama tutti gli uomini ugualmente , perché la diversità delle vocazioni?, Posti di fronte alla nostra immagine, Il proprio volere è sempre un male? Gli esami psicologici e la scelta, Il ruolo del padre spirituale...)
• Parte II: Le vocazioni nella Chiesa (il matrimonio, il sacerdozio, la vita religiosa...)