Durante la seconda metà del XVII secolo, Robinson Crusoe, un giovane da sempre fortemente appassionato alla vita di mare, decide, appena compiuti diciannove anni e contro la volontà del padre, di imbarcarsi per esplorare il mondo e conoscere nuovi orizzonti. Ogni suo viaggio finisce però in mille peripezie, fino a ritrovarsi, durante la sua ultima avventura, naufrago su un’isola deserta dove rimane per ventotto lunghi anni, molti dei quali passati in assoluto isolamento: solo dopo dodici anni dal naufragio si renderà conto di non essere mai stato veramente solo…
Daniel Defoe è stato uno scrittore britannico vissuto tra il 1660 e il 1731. Nato in una modesta famiglia londinese, cercò di far fortuna attraverso una serie di piccole attività, soprattutto mercantili. Più avanti, però, finì in bancarotta e fu arrestato. Durante uno dei suoi arresti iniziò a scrivere il romanzo Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders, pubblicato nel 1722. Ma è pochi anni prima, e precisamente nel 1719, che scrisse il suo romanzo più celebre, considerato il capostipite dei romanzi d’avventura: La vita e le strane sorprendenti avventure di Robinson Crusoe, meglio conosciuto, più semplicemente, come Le avventure di Robinson Crusoe.