“L’autorità femminile è una forza propulsiva che scaturisce dal profondo del pensiero della differenza sessuale, il cui apparire ha rivoluzionato ogni visione maschile patriarcale di paternità assoluta e piramidale, compresa quella gerarchica e sacrale della chiesa cattolica. Oggi non possiamo più discutere se rendere la società e le chiese più o meno democratiche: bisogna invece alimentare una pratica politica di autocoscienza maschile.”
Mira Furlani, abituale diminutivo di Casimira Furlani, vive a Firenze. La sua storia è legata alla vicenda sociale e religiosa di un quartiere della sua città, l’Isolotto: da qui è nato, nel 1968, il movimento delle Comunità cristiane di base (Cdb), come lei stessa racconta nel presente testo. Nel 1959 aveva fondato, insieme a un’amica, la prima casa-famiglia per bambini e bambine orfani e abbandonati. Grazie ai fondi sociali europei ha collaborato a organizzare per un ente locale, corsi per inserire nel lavoro donne adulte e disoccupate. Negli anni ’70 ha incontrato il femminismo dell’autocoscienza e dal 1988 prosegue il suo impegno verso la libertà femminile insieme a gruppi di donne, laiche e religiose.
Sulle vicende dell’Isolotto, la sua parrocchia e il suo primo parroco don Enzo Mazzi e la successiva nascita della prima Comunità cristiana di base in Italia, sono stati scritti molti libri, tradotti in diverse lingue. Nessuno di essi è stato scritto da una donna. E questo libro ne raccoglie i ricordi, riassuntivi di una storia spirituale, civile e religiosa.