Nel 2013 ricorre il bicentenario della nascita di Søren Kierkegaard, uno dei più grandi pensatori dell’età moderna, e, secondo alcuni, il più grande testimone della modernità. Kafka ha affermato che dai suoi scritti “emana tanta luce della quale ne arriva un po’ in tutti gli abissi”. Fra le due guerre mondiali, mediante la Kierkegaard-Renaissance, egli è diventato il padre dell’esistenzialismo, in quanto ha espresso la centralità del soggetto umano, ossia del “singolo”, contro l’idealismo. Le sue opere più diffuse sono quelle che egli ha pubblicato con pseudonimi, che hanno valore estetico e grande portata filosofica. Tuttavia le sue opere più profonde sono le ultime di carattere religioso, in cui sale a livelli come quelli raggiunti da Agostino, da Pascal e da Dostoevskij. Quelli che presentiamo in quest’opera sono i più grandi scritti filosofici e religiosi, nella classica traduzione di Cornelio Fabro, con la sua magistrale monografia introduttiva, con una prefazione di Giovanni Reale e la bibliografia aggiornata a cura di Vincenzo Cicero. Questa raccolta in un solo volume dei capolavori di Kierkegaard costituisce un unicum a livello nazionale e internazionale, che onora nel modo migliore il bicentenario della nascita del grande filosofo. Nato da un ricco commerciante, Søren Kierkegaard (1813-1855) visse la quasi totalità della sua esistenza a Copenaghen, dove nacque e morì. La sua filosofia prese corpo da un doppio rifiuto, ossia il rifiuto della filosofia hegeliana e l’allontanamento dal vuoto formalismo della Chiesa danese. Secondo Kierkegaard la dimensione esistenziale dell’uomo è segnata dall’angoscia, dalla disperazione e dal fallimento o scacco esistenziale. La disperazione nasce da un rapporto serio dell’uomo con se stesso, mentre l’angoscia nasce dal confronto dell’uomo con il mondo, e consiste nel senso di inadeguatezza legato all’impossibilità dell’uomo di essere autosufficiente senza Dio. La filosofia di Kierkegaard è caratterizzata da due elementi: l’individualità, che caratterizza tutte le forme di esistenzialismo, e il rapporto con Dio, che è tipico di tutte le forme religiose di esistenzialismo.
Søren Kierkegaard
Giovanni Reale è uno dei massimi studiosi del pensiero antico, autore di fondamentali contributi sui Presocratici, Aristotele, Seneca, Pirrone, Plotino, Proclo e Agostino. La sua opera che si è imposta come punto di riferimento è la Storia della filosofia greca e romana, in dieci volumi, Bompiani 2004, che sarà publicata in volume unico anche in questa collana. Grande eco ha avuto anche l’opera Per una nuova interpretazione di Platone (Bompiani, 2010), come dimostrano lo straordinario numero di edizioni (22 in italiano), le traduzioni in varie lingue e i giudizi dati dagli studiosi a livello internazionale. Con Dario Antiseri ha pubblicato Il pensiero occidentale dalle origini a oggi, di notevole diffusione e successo. Ha pubblicato varie opere su pittori e scultori interpretati dal punto di vista dell’ermeneutica, in collaborazione con i film artistici di Elisabetta Sgarbi sugli stessi temi. Suoi scritti sono tradotti o in corso di traduzione in ventidue lingue. Per i suoi contributi alla cultura è stato nominato “Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana” dal Presidente Giorgio Napolitano.