La leadership non è solo ciò che possiamo immaginare in modo superficiale. Nel sentire questa parola, pensiamo a capi di stato o di governo che muovono nazioni, capitani d'azienda che lanciano sul mercato prodotti che cambiano le nostre vite, generali al comando di eserciti sul campo di battaglia. Si pensa che la leadership consista in un amalgama di ambizione, carisma, abilità, competenze, soldi, e del dono di essere al posto giusto nel momento giusto. Certamente questi sono talenti e qualità di cui approfittare al massimo, ma nessuno di questi è l'essenza della leadership. L'essenza della leadership è il carattere. La leadership non è riservata a un'élite. Non è una vocazione per pochi ma per molti. Capi di stato e professori di scuola, direttori d'azienda e donne di casa, capi di stato maggiore e infermieri, tutti fanno uso della leadership. La leadership è poi una questione di virtù e la virtù è un'abitudine acquisita con la pratica, si può affermare, senza timore di sbagliare che nessuno nasce leader, ma si diventa leader attraverso l'allenamento e la pratica. Non tutti possono diventare presidenti, primi ministri o vincere il Premio Nobel per la letteratura o giocare da attaccanti nel Real Madrid. Tutti però possiamo crescere in virtù e la leadership non esclude nessuno.