Come credenti in Gesù Cristo ci rivolgiamo con rispetto e amicizia a tutti i cercatori di Dio. Li riconosciamo in tanti uomini e donne del nostro tempo,guardando alla situazione di inquietudine diffusa,che si esprime nella domanda:Dio,chi sei per me? E io chi sono per te? Queste pagine le abbiamo intitolate “Lettera ai cercatori di Dio”,perché riteniamo che chi cerca ragioni per vivere,in qualche modo e nel profondo della sua attesa cerchi Dio:vogliamo proporre una strada per incontrare Gesù,il Cristo,colui che sovverte i nostri schemi e le nostre attese,ma anche il solo che riteniamo possa darci l’acqua che disseta per la vita eterna. Frutto di un lavoro collegiale che ha coinvolto vescovi,teologi, pastoralisti,catecheti ed esperti nella comunicazione,la Lettera si rivolge ai “cercatori di Dio”,a tutti coloro, cioè,che sono alla ricerca del volto del Dio vivente. Lo sono i credenti,che crescono nella conoscenza della fede proprio a partire da domande sempre nuove,e quanti pur non credendo avvertono la profondità degli interrogativi su Dio e sulle cose ultime. La Lettera vorrebbe suscitare attenzione e interesse anche in chi non si sente in ricerca,nel pieno rispetto della coscienza di ciascuno,con amicizia e simpatia verso tutti. Il testo parte da alcune domande che ci sembrano diffuse nel vissuto di molti,per poi proporre l’annuncio cristiano e rispondere alla richiesta:dove e come incontrare il Dio di Gesù Cristo? Ovviamente,la Lettera non intende dire tutto:essa vuole piuttosto suggerire,evocare,attrarre a un successivo approfondimento,per il quale si rimanda a strumenti più adatti e completi, fra cui spiccano il Catechismo della Chiesa Cattolica e i Catechismi della Conferenza Episcopale Italiana.
AUTORE Il testo è stato redatto dalla CommissionEpiscopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi della Conferenza EpiscopalItaliana, presieduta da Bruno FortArcivescovo di Chieti-Vasto.