Vivace nel tono, omogenea nella tematica affrontata, relativamente contenuta quanto a estensione, la lettera ai Galati presenta sicuri motivi d’interesse per il lettore. Qui è presentata in una nuova traduzione fedele ai testi antichi (con testo
a fronte), accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico- teologico. Lo studio della lettera sul piano storico permette di conoscere uno spaccato della vita dell’apostolo, delle sue comunità e dei conflitti presenti. Capirne la ragione permette di comprendere le dinamiche insite nella nascita delle comunità dei credenti in Cristo. Il piano teologico, elaborato nella lettera a partire proprio da tale conflitto, porta invece a considerazioni assolutamente fondanti, in ogni epoca, per la vita di fede.
L'autore
Stefano Romanello, licenziato in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico in Roma e dottorato in Teologia Biblica alla Pontificia Università Gregoriana in Roma, è docente di Esegesi del NT presso la Facoltà Teologica del Triveneto, sede di Udine (ITA di Gorizia, Trieste e Udine). Inoltre insegna nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (Milano), nella sede centrale della Facoltà Teologica del Triveneto (Padova), e presso l’ISSR di Udine. È membro dell’Associazione Biblica Italiana e del Colloquium Oecumenicum Paulinum (Abbazia di San Paolo fuori le Mura, Roma). Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo: Una legge buona ma impotente. Analisi retorico-letteraria di Rm 7,7-25 nel suo contesto, Bologna 2000; Lettera agli Efesini, Milano 2003; L’identità dei credenti in Cristo secondo Paolo, Bologna 2011; con Rinaldo Fabris, Introduzione alla lettura di Paolo, Roma 20092.