La prima generazione cristiana torna a rivivere in questo romanzo epistolare, erudito e al tempo stesso affascinante.
Dalla fitta corrispondenza tra l’evangelista Luca e Antipa, cittadino di Pergamo, sgorga una storia che, se è immaginaria, risulta nondimeno possibile e credibile.
Dalla quarta di copertina:
«Usando l’antica forma dello scambio di lettere, Longenecker offre, attraverso una storia erudita e al tempo stesso affascinante, un quadro estremamente chiaro e accurato della presenza cristiana nel Mediterraneo orientale nel I secolo. Ci si stacca dal libro – un romanzo storico nella migliore accezione del termine – affascinati e culturalmente arricchiti. Lettura accattivante non solo per esperti» (Paul J. Achtemeier, Union Theological Seminary, Virginia).
«Attraverso l’espediente di una fitta corrispondenza tra l’evangelista Luca e Antipa, cittadino di Pergamo, Bruce Longenecker fa rivivere la prima cristianità. I personaggi sono vivi, credibili e accompagnano il lettore all’interno di un ricco contesto storico e culturale. Coloro che conoscono a fondo le origini del cristianesimo ammireranno l’abilità di sovrapporre al rigoroso approccio storico la sua vivace capacità immaginativa e coloro che vi si avvicinano per la prima volta si arricchiranno leggendo questa corrispondenza. Il libro offre contemporaneamente una piacevole lettura e una guida affidabile della storia degli albori del cristianesimo» (Frederick J. Murphy, College of the Holy Cross).
«Le lettere di Longenecker presentano in una luce affascinante e coinvolgente il contesto del giudaismo del secondo tempio e della vita urbana greco-romana. Il racconto che egli tesse non è soltanto credibile, ma appassionante sia dal punto di vista accademico sia da quello personale. Questa presentazione inconsueta merita larga diffusione anche tra quei lettori che s’interessano in modo tradizionale all’éthos sullo sfondo del Nuovo Testamento» (Joel B. Green, Asbury Theological Seminary).
«Un romanzo storico, quasi un apocrifo. La forma delle lettere – che qua e là richiama il celebre epistolario apocrifo tra Seneca e san Paolo – è il tratto che più avvicina questa raffinata fiction alla storia reale del cristianesimo delle origini, caratterizzato da una intensissima circolazione di testi. Una storia che è immaginaria, ma possibile e plausibile» (Dalla Introduzione all’edizione italiana di Giovanni Maria Vian).
Recensioni:
Romanzo avvincente, questa "historical fiction" di Bruce W. Longenecker: erudito, ricco di eventi e di idee, ben costruito, dallo stile semplice e scorrevole, ritmato da molti "suspence".
F. Castelli, in La Civiltà Cattolica (n. 3790) 17 maggio 2008, pp. 360-364
Il libro è di piacevole lettura e delinea in modo vivo e concreto l'ambiente storico dell'Apocalisse e del vangelo di Luca e di Matteo. il soggetto è il culto imperiale di fronte al quale si dividono gli animi: chi è romano lo difende illustrando la grandezza della civiltà romana, chi è cristiano invece lo critica come contrario al culto da rendere al solo Signore Gesù e per il quale accettare anche il martirio o l'esilio. Potrebbe essere una buona introduzione storica elementare e piacevole al libro dell'Apocalisse.
G. Segalla, in Studia Patavina 55 (1-2008) p. 289
Si tratta di un romanzo epistolare di buona scrittura, che risulta piacevolmente istruttivo anche per un approccio non convenzionale e non manualistico ai primi secoli, offrendo al lettore un'informazione generale sull'antichità cristiana.
F. Pieri, in Rivista di teologia dell'evangelizzazione n. 23 (1/2008) pp. 189-190