Il mondo globale è diventato stretto, si è appiattito, è diventato orizzontale: abbiamo perso la profondità dell’alto.
L’inconscio, però, nella sua funzione compensatoria propone costantemente, appena lo si ascolti, le immagini dell’alto e del basso, delle profondità celesti e delle oscurità abissali.
L’anima, che nell’inconscio compare e racconta, vuole respirare, vuole aria, vuole tramonti alti, rosseggianti sulle montagne bianche di neve, vuole una celeste pulizia, vuole il cielo azzurro.
Il cielo è anche, da sempre e per tutta l’umanità – come si racconta in questo libro – la sede del mondo divino. Per questo oggi il ritorno dell’alto, amato da anime in cerca di spirito, è un evento rivoluzionario, temuto più di ogni cosa. Ma la riconsacrazione del mondo e della vita, e la ricomposizione dei suoi spazi esistenziali, compresi i mondi superiori e inferiori, sono un’esigenza profonda dell’essere umano.
Per questo è stato scritto questo libro. Per raccontare lo slancio verso l’alto, e l’attrazione e le ragioni del basso, della terra ma anche dei mondi più oscuri e profondi al di sotto della sua superficie.