Conosciamo i Longobardi? Oppure ne abbiamo soltanto un ricordo scolastico? Popolo in armi, essi iniziarono la loro migrazione verso sud, movendo dalle brume Scandinave e sempre con le armi conquistarono la loro sopravvivenza. Giunsero in Italia nel 568 guidati da Alboino e ne vollero fare la loro patria, apprendendo la civiltà romano-italica e la religione cattolica, difendendola. Combatterono contro i Franchi, i Bizantini, gli Arabi, gli Slavi; senza la loro determinazione oggi l'Italia sarebbe diversa, sicuramente non nostra. Il testo, con laica imparzialità, intende riscoprire la storia dei Longobardi non solo per evidenziare le iniziali diversità dal mondo latino, ma per valorizzare la volontà che tra mille "avventure" li farà, infine, sentire Italiani. Alboino, Autari, la splendida Teodolinda, Agilulfo e Rotari sono i magnifici guerrieri che di fatto hanno partecipato alla costruzione della storia d'Italia. Il paradigma del testo è riconoscere dignità ai Longobardi, perché lo hanno meritato, perché sono i nostri padri.