L'autostima è il sentimento di apprezzamento o di rifiuto che accompagna la valutazione che facciamo di noi stessi. È un giudizio che si basa sulla percezione di qualità concrete, come l'abilità nel relazionarsi con gli altri, l'apparenza fisica, i tratti del carattere, i successi raggiunti, le ricchezze materiali. D'altra parte su ogni processo di autovalutazione agiscono fattori di diversa natura, dalle componenti genetiche ai legami affettivi dell'infanzia, dall'ambiente circostante alle opinioni degli altri, ai valori socio-culturali dominanti. L'autore scava negli ingranaggi dell'"io" per esaminare con linguaggio semplice le radici dell'autostima, il suo sviluppo sin dai primi anni di vita, la sua influenza sulla felicità e i metodi per nutrirla e difenderla. Ma questa analisi non manca di rivelarne anche il volto più oscuro e insidioso, mostrando le degenerazioni che producono casi di narcisismo, violenza, abuso di potere, o all'opposto stati di sottomissione e servilismo, dipendenze, paranoie, masochistiche ricerche di ideali irraggiungibili, disturbi depressivi.