È una notte interminabile, lunga come una vita, quella in cui si decide il destino di Adrien Josset, patron di una prospera industria farmaceutica, la Josset & Virieu. Il padre della sua segretaria-amante, la giovane, fresca, scialba Annette, lo ha accusato di aver gettato il disonore sulla famiglia e ha preteso una pronta riparazione. E poche ore dopo, rientrando nella quiete elegante di Auteuil, ha trovato - così almeno sostiene - il corpo senza vita della moglie, sgozzata e trafitta da ventuno colpi di pugnale. Ma forse il suo destino si era deciso già anni prima, quando, squattrinato aiuto-farmacista, aveva sposato Christine Lowell, libera, disinvolta, capricciosa ed enormemente ricca. Sì, forse è stato quel "passage de la ligne" a decidere del suo destino - e a perderlo. Perché ora lo "smart set" che ha sempre giudicato Christine "adorabile" malgrado la sua inclinazione per l'alcol e i barbiturici e le schiere di "protetti" di cui si circondava, e lui tutt'al più "un bravo ragazzo" malgrado l'innegabile talento e il successo, non ha esitazioni: Josset l'usurpatore, Josset l'infiltrato, Josset l'ambizioso senza scrupoli non può che essere il colpevole. E, quel che è più grave, ne è convinto anche il giudice Comélieu. Questione di casta, no? Adrien può contare solo su Maigret.