Siamo abituati a considerare Maria come «madre» di Dio e madre nostra e come «mediatrice» che intercede per noi presso Dio. Invece è raro che pensiamo a lei come «amica». Eppure, Maria ha indubbiamente vissuto l'amore di amicizia, del quale suo Figlio si pone come esempio («vi ho chiamati amici»), con una pienezza affascinante. Per indagare tra le righe del Vangelo alcuni aspetti possibili di quest'amicizia, l'autore ricorre all'arte della narrativa, però fortemente appoggiata sulla comprensione e l'esegesi dei testi evangelici. Il libro presenta così un panorama inedito delle amicizie di Maria: se Maria è stata così amica di Dio Padre, dell'angelo Gabriele, di Elisabetta, di Zaccaria, di Giuseppe suo sposo, di suo Figlio Gesù, dei discepoli di suo figlio, degli sposi di Cana, di Giovanni il discepolo amato, delle donne che seguivano Gesù, dello Spirito Santo, dei primi credenti, allora potrà anche diventare davvero «nostra amica», e nel dialogo con ciascuno di noi potrà ascoltare e comprendere ciò che ci accade e suggerirci qualcosa che migliori la nostra vita e la qualità delle nostre amicizie.