IL LIBRO
Il volume raccoglie diversi articoli che Federico Zeri pubblicò sul quotidiano La Stampa tra il 1990 e il 1998, con l'aggiunta di quattro lezioni sostanzialmente inedite. La «memoria» del titolo fa riferimento a persone ed eventi che il grande storico dell'arte ebbe modo di conoscere da vicino nel corso di un’esistenza ricca di incontri (e scontri), di curiosità e passioni. Città, istituzioni e ambienti offrono lo spunto per divagazioni anche bizzarre, in ogni caso espressione di una cultura onnivora, senza pregiudizi e preclusioni. Lo «sguardo» è invece quello dello Zeri critico d’arte, lettore acutissimo di quadri e sculture, recensore di mostre, polemista vivace, osservatore (e non di rado censore) di musei e fondazioni.
Accanto a pagine su Tiziano, Veronese e Caravaggio si trovano escursioni severe o divertite intorno a restauri, oggetti, atteggiamenti e dimore di ogni tempo e luogo, dove, per esempio, mobili, abiti e gastronomia sono spie importantissime per «leggere» il gusto e i sapori di un'epoca. La memoria e lo sguardo di un occhio così attento esprimono al meglio la curiosità di un'intelligenza febbrile nelle pagine dedicate all'agonia e alla fine di Roma antica, che sono un monumento di sapienza e di sintesi, oppure in quelle conclusive sulla città e l'arte, pronunciate pochi giorni prima della scomparsa, che si possono considerare una sorta di testamento intellettuale: un viaggio ricco di suggestioni lungo gli interessi e gli itinerari di una vita.
L'AUTORE
Federico Zeri (1921-1998) è unanimemente considerato uno dei più grandi storici dell’arte italiani. Autore di decine di fondamentali saggi, in edizione TEA sono apparsi Il cannocchiale del critico (1993) e Due dipinti, la filologia e un nome. Il maestro delle Tavole Barberini (1995).