Questo volume chiude il Trattato di
Antropologia del Sacro, avviato nel
1989 da Jaca Book per affrontare sistematicamente
il problema dell’uomo
simbolico e della sua esperienza del
sacro, e può esserne considerato in
qualche modo la chiave di volta contemporanea.
Il libro infatti, pur attingendo
esempi da svariati contesti storici,
affronta il tema delle metamorfosi
del sacro che rivela sempre più un posto
determinante nella conoscenza della
nostra epoca. I quattro fenomeni su cui
si concentra il volume – l’acculturazione,
l’inculturazione, il sincretismo e il
fondamentalismo – sono tutti testimonianza
di cambiamenti di forma, di
natura o di struttura, che l’esperienza
del sacro può subire nel suo svolgersi
storicamente e culturalmente.
L’acculturazione è un concetto utilizzato
in antropologia a partire dalla fine del XIX secolo
per descrivere i fenomeni di assimilazione o gli scambi
culturali che intervengono tra due gruppi di tradizioni
differenti portati a vivere in contatto continuo.
Inculturazione è invece termine specificamente impie-
gato per descrivere la penetrazione
del messaggio cristiano in un determinato
ambito e i nuovi rapporti che si
stabiliscono tra la fede cristiana e la
cultura di questo ambiente. Con l’inculturazione
le strutture della fede
cristiana si mantengono intatte pur
trovandosi di fronte a mutamenti e
metamorfosi nell’espressione delle
forme del sacro.
Con il sincretismo si assiste a
fenomeni di “prestito” di elementi di
una certa tradizione ad un’altra o di
“amalgama” di tradizioni che si compenetrano
più profondamente.
Il fondamentalismo, qui affrontato
nelle sue accezioni cristiana, islamica e
indu, è in principio una dottrina che
sostiene il ritorno a una tradizione
sacra da restaurare e reinstaurare per
servire da antidoto in una società che
si è allontanata dalle sue strutture fondamentali.
Studiosi di aree differenti e di caratura internazionale
contribuiscono con i rispettivi approfondimenti a comporre
un mosaico affascinante ed articolato sul grande
tema delle persistenze e delle mutazioni del sacro.
Julien Ries (1920), sacerdote, ha conseguito il dottorato in teologia e la licenza in filologia e storia orientale all’Université Catholique
di Louvain-la-Neuve, dove ha iniziato a insegnare nel 1960, occupando dal 1968 al 1990 la cattedra di storia
delle religioni e fondandovi il Centre d’Histoire des Religions, di cui è tuttora presidente. Ha creato e dirige quattro collane di studi:
Homo religiosus, Cerfaux-Lefort, Information et Enseignement, Conférences et Travaux. Autore, editore o co-editore di oltre quaranta
libri e raccolte, ha inoltre pubblicato quattrocento articoli relativi a diversi campi della storia delle religioni e dell’orientalistica.
Membro del comitato di redazione del Dictionnaire des Religions, dirige il Trattato di Antropologia del Sacro (10 volumi, di cui 8
già pubblicati da Jaca Book, in coedizione con Massimo, e alcuni già tradotti in quattro lingue: francese, inglese, spagnolo, ungherese).
Tra le sue più recenti pubblicazioni presso Jaca Book segnaliamo sei volumi nella collana illustrata per ragazzi Le Religioni
dell’Umanità (1999-2001, pubblicata in 10 lingue), Il mito. Il suo messaggio e il suo linguaggio attraverso le civiltà (2005,
in collaborazione), Il mito e il suo significato (2005) e Il senso del sacro nelle culture e nelle religioni (2006).
Il piano della sua Opera Omnia prevede la pubblicazione di undici volumi.