Una vita senza il pilota automatico inserito. Chiara, che esce dagli schemi e scrive come straniera e migrante, mette a disposizione le sue esperienze, i suoi sogni, i suoi pensieri, le sue rabbie, il suo non capire, il suo rifiuto di dare risposte, le sue speranze.
Dalla quarta di copertina:
Una vita senza il pilota automatico inserito. Chiara mette a disposizione le sue esperienze, i suoi sogni, i suoi pensieri, le sue rabbie, il suo non capire, il suo rifiuto di dare risposte, le sue e-mail, le sue solitudini e le sue speranze. Ne è nata una lettera ininterrotta, senza lieto fine, incompiuta come la vita di un giovane, ai suoi coetanei, agli adulti, al mondo, scritta con gli occhi tipici di un giovane: sempre per definizione migrante, straniero, in cammino, continuamente fuori dagli schemi anche se tentiamo di mettergli addosso certezze a buon mercato e gabbie dorate.