Che cos’è mai diventato l’uomo nel mondo post-moderno? un’efflorescenza inutile dell’universo? una combinazione fortuita del caso? una coscienza assurdamente infelice afflitta da doveri morali infondati? un semplice consumatore che deve smaltire la sua parte di effimero godimento per mandare avanti la macchina della produzione prima di ritornare nel nulla? E se invece fosse un “miracolo superfluo” dentro la prodigiosa gratuità del mondo? Gilberto Squizzato rilegge il Credo e il Padre Nostro alla ricerca di parole forti che possano sfidare l’uomo contemporaneo assumendo tutte le sue fondatissime obbiezioni alle fede cristiana e interpellando la profondità più intima del suo cuore per un atto di coraggiosa libertà creativa.
A chi è rivolto il libro? ai giovani curiosi davanti alla domande sostanziali che mettono radicalmente in crisi il cristianesimo in cui sono stati prevalentemente formati, e non solo a loro, perché il destinatario privilegiato del libro è semplicemente l’uomo del dubbio che non cessa di interrogarsi sulla fatica (insignificante?) del vivere…
Ma soprattutto sono pagine destinate a chi non crede e a chi coraggiosamente rinuncia alle consolazioni della religione, rifiutandone ambiguità ed equivoci, con la speranza di riuscire a suggerire a tutti costoro una possibilità di credere ancora, e con più forza, nell’annuncio scandaloso del Gesù di Nazareth, morto in croce ma ancora Vivente, seppure di una vita del tutto diversa da quella che noi conosciamo.
Gilberto Squizzato (1949), appassionato cultore di studi biblici, giornalista, autore e regista, ha girato centinaia di inchieste e reportage per i TG Rai (Pianeta Est, Interset, La frontiera nascosta, Così vicino così lontano), inventato il genere del docufilm (I racconti del 113, La guerra dell’acqua rossa) e del real-movie (I racconti di Quarto Oggiaro, Atlantis, La città infinita, Il tunnel). Alla figura di don Primo Mazzolari ha dedicato il tv movie L’uomo dell’argine. Con Giuseppe Genna ha creato il noir post-pop Suor Jo, i gialli dell’anima. Ha ottenuto il premio internazionale Flaiano per la fiction e molti altri riconoscimenti in tutta Europa. Insegna al Master di giornalismo dell’Università Statale e al Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano. Ha pubblicato La Tv che non c’è: come e perché riformare la Rai, Minimum Fax, 2010.
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