Spesso i segreti di famiglia sono il prezzo da pagare per la rispettabilità. E più la famiglia è rispettabile, più inconfessabili sono i segreti. Come scopre sulla sua pelle un giovane professore di lettere francese il giorno in cui, in gita scolastica a Buchenwald, vede in una foto un prigioniero che assomiglia come una goccia d’acqua a suo padre. Ma nessuno nella famiglia Fabre, borghese fino al midollo, ha mai conosciuto i campi di sterminio. Spinto dalla curiosità, e dalle risposte evasive del padre, l’uomo inizia a indagare.
Quella che emerge poco alla volta è la storia di due famiglie nella Francia degli anni Trenta, i ricchi Fabre e i Wagner, ebrei di umili origini. È la storia di David Wagner, affascinante e ambizioso, e della bellissima Virginie, moglie di Marcel Fabre. È la storia di un amore proibito, di un fuoco che una volta acceso non può far altro che bruciare, incurante di ben altri fuochi, che dalla Germania si estendono ovunque.
Mentre procede nella ricerca, il giovane professore avverte che dietro la compostezza senza eccessi della sua famiglia si celano sentimenti torbidi, come un fiume carsico di violenza che sente scorrere anche dentro di sé. Perché non ci si sbarazza facilmente del passato famigliare, anche quando non lo si conosce.
Seguendo le tracce di David Wagner, rivivendo con lui i giorni infernali del campo di concentramento, l’uomo si ritrova faccia a faccia con sconvolgenti verità, e con veri e propri colpi di scena. E la sua indagine, iniziata per conoscere se stesso e le proprie radici, lo porterà all’origine stessa del Male.