Una trentina di colpi in tutto, quasi due minuti d’inferno. Sulla fiancata del veicolo hanno lasciato fori di proiettile grandi come palle da biliardo. Shahbaz Bhatti è stato trascinato fuori dall’auto da tre uomini con il volto coperto, e giustiziato senza pietà. Sugli interni del sedile posteriore color beige è rima- sto il suo sangue, schizzato ovunque, e i suoi documenti di lavoro. A terra, i vetri in frantumi del finestrino.
Shahbaz Bhatti è stato ministro per le Minoranze Religiose del Pakistan dal 2008 al 2 marzo 2011, quando è stato ucciso da un commando di terroristi talebani. Nato nel 1968 da una famiglia cattolica, uomo di profonda fede, di lungimirante sapienza e di tenace carità, attento ai poveri, agli oppressi e ai bi- sognosi, tessitore instancabile di dialogo interreligioso, ha dedicato la sua vita affinché fosse garantita la libertà di tutte le minoranze religiose nel suo Paese.
“Qui c’è un martire che ha pagato per la sua fede, lui non è stato ucciso perché era un ministro qualsiasi del governo pakistano, lui è stato ucciso perché si era battuto per la libertà di tutte le minoranze religiose, questa è la verità”. (on. Franco Frattini)
Destinatari
Un ampio pubblico
Autore
Francesca Milano. Nata nel 1980 a Vico Equense, in provincia di Napoli. Ha studiato Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Perugia, ha frequentato un master di II livello in “Teorie e tecniche dell’investigazione criminale” all’Università La Sapienza di Roma e la scuola di giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
È diventata giornalista professionista nel 2008. Come giornalista ha lavorato al «Corriere dell’Umbria» e al «Corriere di Arezzo», prima di arrivare a «Il Sole 24 Ore», quotidiano per il quale lavora tutt’ora. Vive a Milano, città di cui è profondamente innamorata. Questo è il suo primo libro.