Pakistan, Lahore. Un giorno come tanti, Daru - 30 anni, funzionario di banca litiga con un cliente importante e finisce licenziato in tronco. È l'inizio di un declino vertiginoso e inesorabile. Sopraffatto dai debiti e dalla rabbia, Daru perde il suo posto nella nuova élite pakistana sedotta dai riti e dai miti dell'Occidente. Mentre, al riparo di inaccessibili ville, il moderno jet set nazionale passa da un party all'altro, lui, offuscato dal calore soffocante di un'estate alla quale non può più sfuggire, si perde nell'amore per la bellissima e inquieta Mumtaz, moglie del suo miglior amico, e si distrugge tra i fumi dell'hashish e dell'eroina, che inizia a spacciare nei salotti della buona società. E si brucia, come le falene che guarda morire al fuoco delle candele nelle lunghe notti di solitudine. Rinchiuso in una squallida cella, in attesa di giudizio, è Daru stesso a raccontare il suo inferno, mentre altre voci si alzano per svelare altri pezzi di storia, in un cambio di prospettiva di grandissima forza. L'inquietante incertezza del destino di Daru è la stessa del Pakistan di oggi, ostaggio di una corruzione paralizzante, preda di contraddizioni insanabili, lacerato tra il desiderio di modernità e il pericoloso richiamo del fondamentalismo.