"La pena capitale abbassa la società intera al livello di chi uccide. Anche di fronte a chi ha compiuto crimini orrendi, abbiamo il dovere di essere migliori, proprio per dire che è sbagliato, sempre, uccidere": parte da qui il lavoro culturale e l'impegno civile che ha fatto della Comunità di Sant'Egidio un attore decisivo nella campagna mondiale contro la pena di morte. Mario Marazziti, uno dei protagonisti di questa battaglia globale, ricostruisce per la prima volta i cambiamenti che nell'ultimo quarto di secolo hanno portato a cancellare la pena capitale in molte parti del mondo, fino alla storica approvazione della Risoluzione per una moratoria universale all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. È una ricostruzione storica, che contiene inediti e una visione di insieme su una pagina importante, che ha una forte impronta "italiana". È anche un racconto in prima persona, dall'interno, che porta fin dentro il braccio della morte e aiuta a scoprire quanta umanità c'è in un mondo che si vorrebbe ai limiti dell'umano. Questo libro è anche un racconto collettivo, fatto di lettere, di vita, parole e sogni di condannati a morte. È anche la testimonianza, eccezionale, di chi, innocente, ha trascorso 20 anni nel braccio della morte e ne è uscito, senza odio. È un viaggio "oltre il muro", non convenzionale, mentre si scopre, pagina dopo pagina, con semplicità, profondità, a volte ironia, una sapienza e un'arte di vivere di cui tutti abbiamo bisogno.