Dieci commenti di voci autorevoli ai punti del decalogo per gli oratori dell’arcivescovo Delpini, accompagnati da una parte esperienziale a cura di chi l’oratorio lo vive. Per riflettere, lasciarsi provocare, “mettere le mani in pasta”, e vivere l’oratorio con stile.
Tutti sono chiamati alla felicità e alla santità. L’oratorio educa ragazzi, adolescenti per introdurre alla giovinezza cristiana, tempo di responsabilità da vivere negli ambienti adulti, portando a compimento la propria vocazione.
«L’oratorio è l’adesso di Dio. La comunità cristiana non si esercita nella retorica del futuro, che tanto spesso avvilisce ogni relazione con i giovani. Al contrario: l’oratorio è la comunità presente, che intende ascoltare, accompagnare e festeggiare con i giovani, oggi. L’oratorio provoca la comunità cristiana a dare il meglio di sé. A cercare e scoprire le risorse che possiede, e che forse sono tuttora inattivate e inespresse. La cura dei piccoli – che ogni oratorio vuole esprimere concretamente – è l’opportunità che ogni comunità cristiana può cogliere per una vera conversione missionaria.» Don Stefano Guidi
Si ringraziano per i contributi: Don Mario Antonelli, Daniela Mapelli, Maurizio Messaggi, Laura Musarra, Don Riccardo Pascolini, Don Cristiano Passoni, Monsignor Luca Raimondi, Don Massimiliano Sabbadini, Sergio Tramma. Gli educatori dell’Oratorio di Sesto Calende (Va). La parte esperienziale è a cura degli educatori di Aquila&Priscilla.
Un vero e proprio "decalogo" per riflettere su cosa vuole essere l'oratorio diocesano nel prossimo futuro. Dieci parole suggerite dall'arcivescovo di Milano Mario Delpini, che chiama l'oratorio a ripensarsi nel presente e a guardare al proprio futuro. Dieci autorevoli personaggi "amici dell'oratorio" che commentano e approfondiscono i "dieci comandamenti", tra accoglienza di tutti, accompagnamento e dono.