Contiene una quarantina di poesie, adatte in particolare ai ragazzini, che possono essere apprezzate dagli adulti ed essere lette e spiegate dai più grandi ai più piccini. La prefazione di Livio Sossi, docente di storia e letteratura per l’infanzia all’Università di Udine, non solo indica le radici letterarie del testo, ma ne traccia anche il disegno compositivo. Infatti l’autrice intende accompagnare il bambino da quando si affaccia al mondo, cullato dalle ninne nanne materne, sino a quando sta per lasciare la scuola dell’obbligo e comincia a muovere autonomamente i primi passi nella vita. “L’autrice ci parla, scrive Sossi, della crescita e delle stagioni che passano, del primo anno di vita, della scuola materna, dei giochi, dei ‘giardini segreti’, quei luoghi da cui gli adulti sono esclusi”. Sono poesie fresche e allegre, a volte scanzonate filastrocche, a volte profonde, che lasciano un segno pur nella loro immediatezza e apparente semplicità.
L'autrice
Anna Maria De Francisco Aveni è nata a Palermo, abita da oltre quarant’anni a Enna, dove ha insegnato materie letterarie nelle scuole medie e superiori. Ha tre figli, cinque nipoti, ai quali ha dedicato queste ultime poesie. E’ rimasta legata d’affetto alla sua città natale tanto che non nasconde il suo attaccamento alla squadra del cuore, quella rosa-nero. A Enna ha dedicato la poesia di pagina 41 dimostrando di conoscerla e amarla. Giornalista e pubblicista, da molti anni collabora con il Giornale di Sicilia, scrive per periodici e riviste, ha pubblicato saggi, recensioni, racconti, testi poetici, che hanno ricevuto lusinghieri apprezzamenti e premi in diversi concorsi letterari (poesia, narrativa, fiaba, saggistica). Si ricordano: il libro per ragazzi “Tre Sante di Sicilia” (Palermo, 1976); le raccolte poetiche “Passo a due” (Enna, 1988); “Il destino di Pentesilea” (Ragusa, 1992); “Haiku” (Enna, 1999); i testi per le immagini di Sei chiese di Enna (Enna, 1990), di Tintari (Enna, 1993), di Catania e Sant’Agata (Enna, 2008); i saggi letterari: “Nove decimi di umorismo” sullo scrittore Umberto Domina (Enna, 2010) e “In principio erat Verbum” (Enna, 2010). Cullare i bambini con le ninne nanne, raccontare e leggere loro le poesie, le fiabe, i racconti (‘i cunti’), preserverà, negli adulti che essi diventeranno, il senso di sicurezza relazionale tra loro e gli altri.