Il Nuovo Testamento si apre con i Vangeli e gli Atti degli apostoli e solo dopo compaiono le Lettere di Paolo. Tale disposizione può suggerire l'idea che i Vangeli siano i primi scritti su Gesù, mentre in realtà, dal punto di vista cronologico, i primi testi sono dell'Apostolo. Una ventina d'anni dopo la morte di Gesù, Paolo comincia infatti a scrivere alle comunità. Nelle sue lettere autentiche, per 28 volte viene usato il termine "evangelo"; il vocabolo ricorre 60 volte nell'epistolario paolino e 76 volte in tutto il Nuovo Testamento.
In quel momento sorgivo degli scritti su Gesù, il vocabolo "evangelo" significa alla lettera "buona notizia" ed è vincolato in modo preciso alla persona di Gesù di Nazaret. Al centro degli scritti di Paolo c'è quindi Gesù in quanto notizia benefica. Soltanto nel II secolo, con Giustino, il termine "vangelo" rimanderà a un libro scritto.
Il volume aiuta a riscoprire il senso originario e sorprendente con cui le comunità di Paolo hanno sentito parlare per la prima volta di Gesù di Nazaret.
Sommario
1.Le lettere paoline in rapporto ai quattro vangeli. Un annuncio che è una persona. 2. Apostolo o apostata? Collocazione ecclesiale e teologica di Paolo nel quadro delle origini cristiane. 3. Paolo scrittore. 4. Un'epistola e il suo linguaggio. 5. I pagani e la ricerca di Dio (nella Lettera ai Romani). 6. Prospettiva evangelica su idolatria e degrado umano (Rm 1,18-32). 7. «Non uno spirito da schiavi per ricadere nella paura» (Rm 8,15). 8. Vivere con Cristo dopo la morte (2Cor 5,1-10; Fil 1,23). 9. «Voi non siete più stranieri né ospiti» (Ef 2,19; cf. Col 1,21). 10. «La speranza alla quale siete stati chiamati» (Ef 4,4). 11. Ciascuno per la sua parte secondo Efesini 4,7.11-12. La ministerialità nella Chiesa. 12. «Tradidit semet ipsum» (Gal 2,20). Il linguaggio sacerdotale in san Paolo. 13. Lo Spirito di Gesù Cristo. 14. Un solo Spirito, diversi doni, un solo Corpo (1Cor 12,3b-13). 15. Aspetti originali della pneumatologia di san Paolo. 16. Le collette di Paolo per la Chiesa di Gerusalemme. 17. Casi di violenza nella biografia di Paolo. 18. La forza della pazienza (hypomonē) in Paolo. 19. La sapienza della croce in Paolo.
Note sull'autore
Romano Penna, professore emerito di Nuovo Testamento nelle Università Pontificie, è studioso di scienze bibliche con autorevolezza internazionale. Le sue pubblicazioni gravitano attorno a due poli maggiori: la complessa figura di Paolo di Tarso e il rapporto tra il cristianesimo delle origini e i suoi interlocutori giudaici ed ellenistici. Presso le EDB ha pubblicato L'ambiente storico-culturale delle origini cristiane, 1984, 52006; Lettera agli Efesini. Introduzione, versione e commento, 1988, 22001; Lettera ai Romani. Introduzione, versione e commento (3 voll.), 2004-2008; ha curato i volumi Antipaolinismo: reazioni a Paolo tra il I e il II secolo, 1989; Il Giovannismo alle origini cristiane, 1991; Il profetismo da Gesù di Nazaret al montanismo, 1993; Apocalittica e origini cristiane, 1995; Qumran e le origini cristiane, 1997; Fariseismo e origini cristiane, 1999.