DESCRIZIONE: I «paradossi della croce», campo di conflitto tra morte e vita, tra condanna e salvezza, tra silenzio e grido, sempre hanno nutrito la mente e il cuore dei cristiani che hanno voluto spezzare consuetudini di pensiero, pigrizie del credere, e hanno voluto meditare da capo quel movimento di "distanza e vicinanza» a Dio, ponendo la loro vita all'ombra di quel legno…
Enzo Bianchi ha esplorato i «paradossi della croce» in un ciclo monografico del programma di RadioTre Uomini e Profeti.
Se noi teniamo insieme le due «linee-guida» che Enzo Bianchi ci offre della vita cristiana, quella di un pensiero che liberamente spazia e di un cuore che liberamente ama, saremo aiutati, credo, nel comprendere I «paradossi» in cui ci conduce: quello del male che insidia la vita, dell'amore che vince la morte, della follia che veicola santità, dello spirito che è fatto di carne, del regno di Dio che ci attende senza negare la nostra fedeltà alla terra. E forse, credenti e non credenti, potremo accostarci a meditare sul mistero racchiuso in mezzo ai legni della croce, «luogo in cui Dio ha mostrato la sua gloria dell'amore, ma a prezzo della sua passione, sofferenza, morte del Figlio amato».
(dalla Prefazione di G. Caramore)
L'Autore è priore della Comunità Monastica di Bose. Per la Morcelliana ha pubblicato: Quale fede? (20063); La vita altrimenti (2006).
DESCRIZIONE: I «paradossi della croce», campo di conflitto tra morte e vita, tra condanna e salvezza, tra silenzio e grido, sempre hanno nutrito la mente e il cuore dei cristiani che hanno voluto spezzare consuetudini di pensiero, pigrizie del credere, e hanno voluto meditare da capo quel movimento di "distanza e vicinanza» a Dio, ponendo la loro vita all'ombra di quel legno…
Enzo Bianchi ha esplorato i «paradossi della croce» in un ciclo monografico del programma di RadioTre Uomini e Profeti.
Se noi teniamo insieme le due «linee-guida» che Enzo Bianchi ci offre della vita cristiana, quella di un pensiero che liberamente spazia e di un cuore che liberamente ama, saremo aiutati, credo, nel comprendere I «paradossi» in cui ci conduce: quello del male che insidia la vita, dell'amore che vince la morte, della follia che veicola santità, dello spirito che è fatto di carne, del regno di Dio che ci attende senza negare la nostra fedeltà alla terra. E forse, credenti e non credenti, potremo accostarci a meditare sul mistero racchiuso in mezzo ai legni della croce, «luogo in cui Dio ha mostrato la sua gloria dell'amore, ma a prezzo della sua passione, sofferenza, morte del Figlio amato».
(dalla Prefazione di G. Caramore)
L'Autore è priore della Comunità Monastica di Bose. Per la Morcelliana ha pubblicato: Quale fede? (20063); La vita altrimenti (2006).