"Voci raccolte per strada e sogni a occhi aperti, realtà farneticate e deliri realizzati, parole erranti che ho trovato o che mi hanno trovato." Così Eduardo Galeano definisce le storie che raccoglie da molti anni, sistematicamente, nei suoi viaggi intorno al mondo, ma soprattutto in America Latina, e poi riscrive trasfigurandole con la sua poesia. Quelle contenute in questo libro sono leggende, credenze popolari, apologhi delle tradizioni indigene, brevi racconti filosofici o mistici, frammenti onirici: narrazioni senza tempo che ci parlano tuttavia del presente, invitandoci a esercitare il dubbio rispetto alla realtà quotidiana, a guardarla da una diversa prospettiva. Come accade anche in altri suoi libri, lo scrittore uruguayano infrange, in "Parole in cammino", i limiti del genere letterario fondendo prosa e poesia, completando o commentando il testo con le suggestive illustrazioni dell'artista brasiliano José Francisco Borges, componendo, con innumerevoli timbri, una voce collettiva che celebra il mistero e la meraviglia della vita umana.