La scuola italiana è chiamata oggi ad affrontare la complessa sfida dell'inclusione, una sfida improcrastinabile se vuole essere in grado di fornire risposte intenzionali e sistematiche ai bisogni educativi speciali e specifici di tutti gli allievi. Una sfida alla quale si aggiunge quella delle buone prassi che devono accompagnare la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti, in quanto la qualità della scuola è direttamente proporzionale alla qualità dei docenti di cui si sa dotare. Dinanzi a tali questioni, che da sempre richiamano l'attenzione e l'impegno degli studiosi delle Scienze dell'educazione, è indispensabile continuare a riflettere anche su quale ruolo svolga la Pedagogia speciale nel favorire e nel promuovere la realizzazione di una cultura dell'integrazione scolastica e dell'inclusione sociale intesa come tale. Allo stesso modo, è altresì significativo chiedersi come la Pedagogia speciale possa incidere positivamente sulle decisioni inerenti le politiche scolastiche e sociali, come anche sugli atteggiamenti e sulle azioni quotidiane di ciascuno di noi. Il volume, che raccoglie i contributi di A.M. Favorini, F. Montuschi, A. Canevaro, F. Larocca, E. Plaisance, L. De Anna, L. D'Alonzo, F. Gatto, M. Gelati, M. Pavone, R. Caldin, D. Ianes, B. Grasselli, F. Bocci, esamina queste problematiche e propone possibili risposte nell'ottica della non esaustività, della flessibilità e della dinamicità.