Perché siamo infelici? Perché siamo insoddisfatti, frustrati, ansiosi? La crisi, certo, le difficoltà quotidiane e le insicurezze riguardo al futuro. Ma forse questa realtà è anche un comodo luogo comune: serve per evitare di chiederci che cosa veramente abbiamo perduto in questi anni, in che cosa abbiamo smesso di credere. In che cosa consista la nostra "decadenza". La peggiore crisi in atto è infatti quella morale e spirituale, la menzogna dietro la speculazione finanziaria i cui effetti stanno distruggendo le vite dei più deboli, la falsità dietro al bonario ottimismo con cui i politici hanno illuso per decenni i cittadini, per assicurarsi rielezioni e prebende. La vanità ha trionfato sulla verità, e di questo inganno siamo tutti vittime e tutti responsabili. Oggi superare il crollo di tante illusioni, e volgere di nuovo lo sguardo ai valori dell'onestà, dell'impegno e della solidarietà, è la condizione per ritrovare gioia nel quotidiano e soddisfazione nella nostra vita. Possono farci da guida esempi eccellenti, storie scritte con la carne e con il sangue da persone come noi che hanno avuto il coraggio di credere: da san Francesco a John Henry Newman fino ad Alcide De Gasperi. In questo libro che è un'esortazione, una proposta, un augurio, Bruno Forte racconta queste e altre figure, guide ideali per uscire dalla decadenza in cui siamo scivolati. Mette il dito nella piaga di una corruzione delle classi dirigenti che ha nomi, cognomi e responsabilità nell'imbarbarimento di un'intera nazione.