Il mistero del perdono, ben lungi dall'essere un atto che va in una sola direzione ha questo di peculiare: si tratta di un percorso da compiere insieme, da parte dei due antagonisti; è una strada che può essere anche lunga, ma che è senza alcun dubbio inevitabile quando non si voglia permettere al male di scavare solchi insuperabili sia dentro noi stessi, che tra noi e gli altri. Il mistero del perdono, proprio per questo, non significa in nessun modo perdita della memoria dei fatti: chi ha compiuto il male ne sarà comunque segnato per sempre, per quanto io possa concedergli il mio perdono; e la vittima dal male non si potrà liberare con un colpo di spugna, quasi dimenticando di averlo subito. Poiché il male, sia che lo compiamo, sia che lo subiamo, lascia tracce indelebili in ciascuno di noi. La possibilità che a noi viene offerta dal perdono è di portare le nostre relazioni a un livello più alto; in modo tale che, pur essendo consapevoli di ciò che ci è successo, nonostante ciò che ci è successo, non reagiamo col male, non male-diciamo, ma offriamo la chance di una mano tesa.