Come mai restiamo spesso incastrati in situazioni da cui non riusciamo a uscire? Perché spesso non otteniamo ciò che ci sta a cuore? Cosa ci impedisce quella capacità di cambiamento che ci salverebbe dall’opprimente sensazione di impotenza che spesso avvertiamo? L’ipotesi dell’Autore è che alla base di ciò vi sia la nostra irriflessa e fisiologica attitudine a essere sempre “noi stessi”, prigionieri di un Io che tende a cristallizzarsi in una intricata rete di modelli, le cui pareti di vetro – interfaccia tra noi e il mondo – non riusciamo più nemmeno a scorgere. Sulla scorta di questo presupposto, attraverso suggestioni provenienti da diversi ambiti disciplinari (neuroscienze, scienze cognitive, filosofia, PNL, fisica quantistica), l’Autore ci conduce in uno straordinario viaggio nei meccanismi grazie ai quali il nostro Io/mente costruisce le trame della percezione – che appare a noi come “realtà data”, ma che tale non è –, le routine cognitive ed emozionali che tolgono libertà, gli schemi fissi di risposte che producono sofferenza. Il lettore imparerà a conoscere questi meccanismi e a smontarne le disfunzionalità per renderli alfine allineati ai suoi concreti obiettivi, finalmente chiari e raggiungibili. Il libro traccia quindi un percorso verso l’eccellenza, la libertà, l’equilibrio emozionale e la crescita personale, percorso che è reso ancor più avvincente da una scrittura coinvolgente e godibile, ricca di rimandi alla vita quotidiana e considerazioni pratiche.