Papa Pio IX è stato proclamato beato il 3 settembre 2000. In quell'occasione Giovanni Paolo II lo ha definito «esempio di incondizionata adesione al deposito immutabile delle verità rivelate». Nel solco di questo pronunciamento Luigi Negri (sacerdote, docente di Filosofia e Teologia nell'Università Cattolica di Milano) ripercorrere la vita e il lascito pastorale di papa Mastai Ferretti (1792-1878). La conclusione è che l'intero Magistero di questo Pontefice, spesso frainteso e denigrato, contiene una lettura della modernità fondamentale per comprendere l'origine e la deriva tuttora in atto del pensiero. Si può parlare di attualità e profezia perché Pio IX ha saputo cogliere con tempestiva lucidità quegli aspetti problematici che, pienamente sviluppatisi nei successivi 150 anni, si sono rivelati disastrosi per l'uomo: le concezioni totalitarie del potere; la visione laicista, quindi antireligiosa, dell'uomo e della società ; una falsa idea di libertà e di tolleranza svincolata dal problema della verità . Aspetti problematici che trovano un'esaustiva enumerazione nel Sillabo: il catalogo di dottrine, idee, interpretazioni condannate perché contrarie al contenuto della Rivelazione, che il Papa volle annettere all'enciclica Quanta Cura, promulgata l'8 dicembre 1864. Problematiche affrontate nel Magistero successivo, che può essere letto in continuità e approfondimento di quello di Pio IX. L'autore si sofferma in particolare a sottolineare la sintonia con il Magistero di papa Wojtyla, il quale a sua volta riafferma la libertas Ecclesiae nell'adempimento della sua missione, fondandola nell'origine soprannaturale che la contraddistingue e nella Presenza viva di Cristo nella Storia. Prefazione di mons. Mario Oliveri, vescovo di Albenga (pp. 240).