Tra le pieghe dell’esperienza quotidiana della fatica, della paura, del dubbio, Alda Merini incontra un Dio compagno di viaggio, capace di com-prendere gli affanni, compatire le cadute, farsi vicino in quanto egli stesso impotente e sofferente. Scoprire Dio entro il limite umano, è questo che ci permette la poesia meriniana, la quale dedica uno spazio privilegiato a Maria, paradigma e metafora della stessa Merini. Entrambe, Alda e Maria, si rivelano donne della Parola, capaci di accogliere dentro di sé e trasfigurare per noi tutti quella parola d’amore posta loro nel grembo, capaci di mantenere uno sguardo stupito sul mistero, capaci di vedere oltre... Il presente studio è una proposta di lettura dei testi meriniani che tiene conto della riflessione teologica, anche in rapporto allo sforzo di «dire Dio» da parte delle donne credenti. Nel fare questo l’autrice ha concentrato la sua attenzione in particolare sulla più recente produzione di ispirazione biblico-evangelica della poetessa milanese.
Chiara Saletti, nata a Verona nel 1966, è insegnante di religione cattolica e socia del Coordinamento Teologhe Italiane (CTI). Laureata in Lettere moderne presso l’Università di Padova, ha conseguito il magistero in Teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Verona. Collabora con la rivista «Evangelizzare».