Come le tessere multicolori e scintillanti di un mosaico, le strofe sciolte sono la forma poetica prediletta nell'India. Questa passione antica è ripresa oggi nell'antologia che qui si presenta, curata da due specialisti di levatura internazionale. I grandi scenari della natura - montagne, oceani, stagioni, albe e tramonti -, i momenti più intensi delle storie d'amore - l'incontro, il vagheggiamento, la prima notte insieme, le gelosie e le nostalgie, la voglia e la confidenza -, le riflessioni tenere o disincantate sul mondo e sulla vita, i paesaggi del mito o del quotidiano; le strofe più belle di Kalidasa (IV-V sec. d.C.), già salutato da Goethe come un genio poetico per l'inimitabile suggestione delle sue immagini, Bhartrhari (V sec.) che raccoglie in tre Centurie l'intera sapienza poetica sull'amore, sulla saggezza mondani e sulla rinuncia, Amaruka (VII sec.), delicatamente partecipe dei sentimenti femminili delle sue protagoniste, Bharavi (VI sec.) e Magha (ante IX sec.), i grandi virtuosi della parola, Jayadeva (XII sec.), il mistico cantore degli amori fra il dio Krishna e la pastorella Radha, emblema di quelli fra Dio e l'anima umana. Dai primi esperimenti della poesia classica, offerti intorno al IV secolo a.C. con le strofe suggestive dei poeti-monaci buddhisti, per giungere alle espressioni sempre vitali dei maestri più celebri alla corte dei favolosi imperatori Mughal, nel 1600, l'antologia attraversa venti secoli di produzione multiforme.