Rivisitando l'intero Novecento italiano alla luce d'una severa coscienza critica, in questo volume Pasquale Maffeo indaga e documenta l'opera di poeti che nel secolo consegnarono esiti e sensi della loro ventura a carte pressappoco tutte lambite o strinate, e talora arroventate, dal fuoco che emana dal nome e dalla presenza di Dio. In quattordici capitoli di ricognizione e dodici di antologia, un'abbondante sessantina di autori - ciascuno con la propria voce, col proprio armamentario fantastico - si stagliano e collocano lungo i decenni in aree di appartenenza o anagrafica o esistenziale a disegnare una geografia di esperienze e percorsi nel fondo omologati dalla medesima tensione di ricerca, avvistamento, incontro e scontro, colloquio con l'Absconditus. In una lettura che nulla ha dato per acquisito, neppure ciò che corre nei bilanci novecenteschi sinora tentati. Esclusioni, annessioni e amputazioni di gloria sono qui ragionate e connotative (pp. 488).
Pasquale Maffeo è nato a Capaccio (Paestum) nel 1933. Poeta narratore e drammaturgo, ha pubblicato una ventina di libri. La produzione in versi è reperibile in sei raccolte; le più recenti sono: Nella rosa del mondo (1997), Dal deserto (1999) e Diciture (2006). In prosa ha dato tre volumi di racconti, quattro romanzi, biografie di Salvator Rosa, Giorgio La Pira e Federigo Tozzi, saggi su nostri scrittori del Novecento. Alcuni dei suoi nove testi teatrali sono stati rappresentati o radiotrasmessi in Italia e in Svizzera. Da segnalare sono altresଠle sue traduzioni dall'area inglese. Collabora alla testata di Avvenire.