A diciotto anni, Krystel ha tutte le ragioni di essere felice e spensierata: ha una bella famiglia, un fidanzato, tanti amici e tutta la vita davanti. Poi, un giorno, una gita in compagnia si tramuta in dramma. L’auto esce di strada. Un incidente come tanti, di quelli che non fanno notizia. Tutti se la cavano con pochi danni e molta paura. Tutti, tranne Krystel. Per lei il prezzo da pagare è più alto. È in coma, immobile, isolata dai suoi cari e dal resto del mondo, precipitata in una condizione indescrivibile: come se fosse uscita dal suo corpo, per entrare in uno strano tunnel bianco. Dal confine di quel mondo quasi extraterrestre, Krystel sente, capisce, vede tutto quello che gli altri fanno e dicono. Vede il dolore e l’amore dei suoi genitori. Ed è per loro che lentamente risale il tunnel, e ritorna nel suo corpo. Un miracolo, dicono i medici.
Ma è solo l’inizio, perché quando si sveglia, Krystel non ricorda nulla: cos’è il liceo? Cos’è l’esame di maturità? Chi sono gli adorabili estranei che si fanno chiamare mamma, papà, sorelle, fratellino? Di tutto quello che ha imparato in diciotto anni di vita non è rimasta traccia. Però Krystel non si arrende. Lei vuole vivere. E combatte, con i gesti di ogni giorno, lotta contro il mondo di fuori, che dimentica in fretta le piccole e grandi tragedie quotidiane. E scrive questo libro, per raccontare che si può sempre tornare a vivere. Sempre.