"Poiché indulgo nell'uso di frasi scherzose e sono allergico a ogni genere di discorsi e concetti complicati, c'è chi mi guarda con sufficienza, quasi scandalizzandosi intellettualmente a causa di un mio presunto gusto per le battute. Ma noto solo sommessamente che sfuggire per sé e per gli altri alla noia, alla prolissità, alla pedanteria è, a mio giudizio, meritorio." È con questa arguta e graffiante intelligenza che Giulio Andreotti ha attraversato settant'anni della storia d'Italia sempre ai posti di comando. In queste pagine, traccia una sorta di ironica autobiografia in pillole, raccogliendo "frammenti di osservazioni, rilievi, indirizzi che hanno via via costituito la mia risposta o la mia reazione dinanzi a fatti, indirizzi, persone con cui mi trovavo a confrontarmi nei vari mestieri nei quali, da studente in poi, mi son trovato a operare".